Manifesto del gruppo

Il 23 Aprile 2018 nasceva “Donne, dadi & dati”, il primo gruppo di ricerca italiano sul gioco di ruolo in ottica transfemminista queer intersezionale, il cui focus principale e non esclusivo è la discriminazione di genere nella community italiana del GDR in tutte le sue forme (da tavolo, dal vivo, online).
Intorno alle fondatrici Claudia Pandolfi e Giulia Cursi si formò in breve tempo un primo gruppo di persone di ogni genere, età e background accademico e professionale che condividevano, oltre alla passione per il gioco di ruolo, l’interesse nei confronti delle tematiche relative alle identità minoritarie e alla discriminazione delle minoranze (in particolare sulla base di genere, orientamento sessuale, etnia, disabilità, stato sociale).

Adesso, un anno dopo la sua fondazione, il gruppo conta oltre trenta persone e per questo si è reso necessario stilare un documento che riassumesse in modo chiaro valori e scopi che caratterizzano DD&D, così da renderli immediatamente riconoscibili e condivisibili per chiunque voglia partecipare alle attività del gruppo.

Il documento è sottoscritto e firmato in calce dai membri del gruppo, in ordine alfabetico.

Indice

  • Perché il nome “Donne, dadi & dati”?
  • Cosa si intende per “transfemminismo queer intersezionale”?
  • Cosa si intende per “gruppo di ricerca”?
  • Quali sono gli scopi del gruppo?
  • Chi può entrare a farne parte?

Perché il nome “Donne, dadi & dati”?

Donne: il nucleo originario del gruppo era composto esclusivamente da persone adulte che si riconoscono nel genere femminile, e questo ci è parso tanto significativo da meritare di essere sottolineato nel nome stesso del progetto, anche se il gruppo è aperto a persone di ogni genere ed età;

dadi: la realtà che si intende indagare è quella del gioco di ruolo, nato in forma cartacea e da tavolo e quindi rappresentabile per associazione all’immagine dei dadi poliedrici tradizionalmente utilizzati;

dati: lo scopo principale del gruppo è la ricerca, intesa come raccolta di dati e testimonianze reali tramite sondaggi, questionari, interviste, e successiva analisi.
Naturalmente, l’assonanza dell’acronimo DD&D con D&D è voluta, per ribadire che la passione che accomuna i membri del gruppo è il gioco di ruolo, rappresentato per antonomasia da Dungeons & Dragons.

Cosa si intende per “transfemminismo queer intersezionale”? 
Questo concetto parte da quello di “femminismo”, cioè il movimento politico e culturale che ha come fine ultimo il riconoscimento di pari dignità e diritti per uomini e donne, e lo estende; per “transfemminismo” si intende infatti un transfemminismo che parte dalla rivendicazione dei percorsi di transito (siano essi relativi all’espressione dell’identità di genere per le soggettività trans*, che al transito spaziale tra regioni geografiche per le soggettività migranti) per ampliare la classe delle identità oppresse, unite contro le oppressioni societarie; questo femminismo è dunque inevitabilmente anche “queer”, termine-ombrello diffusosi nella lingua inglese prima come termine discriminatorio, come insulto, e oggi fieramente reclamato da una parte della comunità LGBT+ e non solo; con il significato letterale di “insolito, eccentrico, non lineare”, si rivela sempre più adatto a far sentire parte di una comunità non etero-normativa le persone che fino ad oggi non si consideravano da essa pienamente rappresentate, in particolare in caso di identità di genere e orientamenti sessuali non binari; associandovi l’aggettivo “intersezionale”, infine, si vuole evidenziare il fatto che ogni individuo può essere discriminato a causa della sua appartenenza a molteplici minoranze, anche contemporaneamente, e che quindi un femminismo davvero efficace deve contrastare l’oppressione di tutte le minoranze (sessismo, omo-bi-transfobia, xenofobia, razzismo, abilismo, classismo).

Cosa si intende per “gruppo di ricerca”?
DD&D è un gruppo informale (quindi non legalmente costituito) aperto a chiunque voglia mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze personali, accademiche o professionali per svolgere un lavoro di ricerca volontario e non retribuito sul tema della discriminazione delle minoranze nella community italiana del gioco di ruolo. In quanto gruppo di ricerca, quindi, DD&D è un gruppo apartitico, aconfessionale e senza scopo di lucro.

Quali sono gli scopi del gruppo?
Come scritto poco sopra, lo scopo principale del gruppo è la ricerca secondo il metodo scientifico, intesa come raccolta di dati e testimonianze reali tramite sondaggi, questionari, interviste, e successive analisi al fine di elaborare o individuare tesi che permettano la comprensione delle problematiche di discriminazione, bullismo e molestia da cui il mondo ludico non è esente. Con questo lavoro ci si augura di poter arrivare, come giocatrici e giocatori, ad acquisire maggior consapevolezza e sensibilità nei confronti dell’altr* al tavolo di gioco, così da rendere la community maggiormente inclusiva e accogliente per tutte, tutti, tutt*.
Il gruppo si occupa inoltre di individuare e tradurre in Italiano articoli, saggi e testi che trattino argomenti inerenti al gioco di ruolo e alle minoranze in esso rappresentate o coinvolte e che siano funzionali a stimolare un dibattito con la community.

Chi può entrare a farne parte?
Chiunque! Non è necessario riconoscersi nel genere femminile o avere particolare formazione accademica o esperienza lavorativa per poter partecipare alle attività del gruppo.
È invece necessario condividere i valori che costituiscono la principale ispirazione e aspirazione del gruppo:
  • il rispetto di ciascun individuo a prescindere dalla sua identità di genere, dal suo orientamento sessuale, dalla sua età, dalla sua provenienza geografica, dai suoi tratti somatici, dalla sua condizione fisica o psicologica, dal suo status sociale (familiare, occupazionale ed economico), dai suoi interessi e dalla sua cultura.
  • Il contrasto di ogni forma di discriminazione di persone appartenenti a minoranze, nonché di ogni forma di bullismo, di molestia, di violenza sia verbale che fisica ai danni di chiunque. Questo comprende il rigetto di ogni forma di ideologia o dottrina che ammetta, giustifichi o promuova qualsiasi tipo di censura, discriminazione e violenza.
  • L’intenzione di proporre e condurre discussioni costruttive e rispettose di ogni partecipante sui temi di interesse del gruppo con la principale finalità di condividere con la community italiana nuovi spunti di riflessione e nuove conoscenze utili ad arricchire l’esperienza di gioco di giocatrici e giocatori di ruolo sotto molteplici punti di vista, compresi la serenità e il pieno rispetto di ogni individualità.

Christian Zoltar Bellomo
Livia Blasi

Alessia Bolzoni
Adriano Bompani
Stefano Burchi
Aurelio Castro
Costanza Chelidonio
Gloria Comandini
Giulia Cursi
Federico Farina
Valentina Nina Favaron
Emanuele Galletto
Dorian Gay
Silvia Giorgi
Francesco Giovinazzi
Pietro Abimael Guermandi
Roberto Lazzaroni
Martina Maccione
Umberto Manuini
Maria Rosaria Monticelli
Filippo Munegato
Stefano Ori
Francesco Osmetti
Claudia Pandolfi
Angelica Pesaresi
Francesco Rugerfred Sedda
Alessia Tamer
Francesco Zani